Il design che salva la vita

Vicenza, Veneto

https://www.dainese.it/

Dainese pone al centro della sua missione la tutela del corpo e della vita. La parola chiave è “sicurezza”, i prodotti principali sono “protezioni”. È in questa accezione che Lino Dainese, il fondatore, pur muovendosi con un ampio margine d’invenzione all’interno dell’ambito ristretto dell’assoluta affidabilità delle protezioni per il corpo, chiarisce il punto di partenza della sua missione aziendale dichiarando: “ci sentiamo più vicini alla medicina che alla moda”. Quando il primo modello funzionale di para-schiena costruito dai tecnici Dainese e chiamato Aragosta salva la colonna vertebrale del pilota Freddie Spencer nel corso di una caduta sul circuito di Kyalami nel 1981, per il percorso di Lino Dainese è il momento della svolta. Dai capi di abbigliamento per motociclisti passa agli elementi di protezione: dispositivi che integrano l’abbigliamento di chi viaggia in moto. Con gli anni, la cultura della sicurezza si è spinta sempre più avanti e l’interesse per la protezione del corpo si è esteso ininterrottamente a nuovi campi di applicazione come nel caso dei dispositivi di protezione per i velisti di Luna Rossa Prada Pirelli Team impegnati nelle regate della 36a America’s Cup presented by PRADA.

Dainese D-air è Smart Jacket, gilet salvavita con airbag incorporato. Il giubbino adotta la tecnologia utilizzata in MotoGPTM, sviluppata in 25 anni di ricerca su strada e in pista. Il sistema D-air® protegge il motociclista attraverso lo Shield, un dispositivo brevettato che, gonfiandosi, assicura una capacità di assorbimento degli impatti equivalente a quella di sette para-schiena. Il cervello del sistema, attraverso l’azione di sette sensori, monitora ed elabora i dati 1.000 volte al secondo per rilevare il pericolo e attivare lo Shield. Courtesy of Dainese.

↑ Dainese D-air è Smart Jacket, gilet salvavita con airbag incorporato. Il giubbino adotta la tecnologia utilizzata in MotoGPTM, sviluppata in 25 anni di ricerca su strada e in pista. Il sistema D-air® protegge il motociclista attraverso lo Shield, un dispositivo brevettato che, gonfiandosi, assicura una capacità di assorbimento degli impatti equivalente a quella di sette para-schiena. Il cervello del sistema, attraverso l’azione di sette sensori, monitora ed elabora i dati 1.000 volte al secondo per rilevare il pericolo e attivare lo Shield. Courtesy of Dainese.

Dainese D-air® Smart Jacket, motorbike airbag system. Courtesy of Dainese.

Dainese D-air® Smart Jacket, motorbike airbag system. Courtesy of Dainese.

Dainese D-air® Smart Jacket, motorbike airbag system. Courtesy of Dainese.

Dainese D-air® Smart Jacket, motorbike airbag system. Courtesy of Dainese.

Dainese D-air® Smart Jacket, motorbike airbag system. Courtesy of Dainese.

Dainese D-air® Smart Jacket, motorbike airbag system. Courtesy of Dainese.

Dainese Sea-Guard, sviluppato per il sailing team di Luna Rossa Prada Pirelli in occasione delle regate della della 36^ America’s Cup presented by PRADA. Auckland (NZL) 36th America’s Cup presented by PRADA Cup 2021.

↑ Dainese Sea-Guard, sviluppato per il sailing team di Luna Rossa Prada Pirelli in occasione delle regate della della 36^ America’s Cup presented by PRADA. Auckland (NZL) 36th America’s Cup presented by PRADA Cup 2021.

Luna Rossa Prada Pirelli | Studio Borlenghi

Luna Rossa Prada Pirelli | Studio Borlenghi

Dainese Sea-Guard, sviluppato per il sailing team di Luna Rossa Prada Pirelli in occasione delle regate della della 36^ America’s Cup presented by PRADA. Realizzato in tessuto tecnico Kinetech, integra nel corpetto una sacca per l’acqua, una bombola d’ossigeno, un sistema d’interfono e un coltello per tagliare le cime in situazioni di emergenza. Foto Max Rommel

↑ Dainese Sea-Guard, sviluppato per il sailing team di Luna Rossa Prada Pirelli in occasione delle regate della della 36^ America’s Cup presented by PRADA. Realizzato in tessuto tecnico Kinetech, integra nel corpetto una sacca per l’acqua, una bombola d’ossigeno, un sistema d’interfono e un coltello per tagliare le cime in situazioni di emergenza. Foto Max Rommel