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CREATED IN ITALY è un’esplorazione dell’industria italiana: ha l’ambizione di mettere in scena un racconto appassionato del saper fare italiano affinché, dall’insieme di tante singole storie, emerga un affresco della qualità produttiva e delle sue caratteristiche.
Tra queste spiccano l’ostinata ricerca della perfezione unita a un ormai ben noto spirito d’invenzione; la costante tensione per la sperimentazione che spinge a forzare i limiti della materia; il piacere per il prodotto ben fatto; la messa a punto degli strumenti per migliorare la vita delle persone; la passione per le cose belle e la vita vissuta a pieno; la generosità nell’accogliere le sfide, nel costruire “su misura” i prodotti, nel saper adattare processi e tecniche a questo scopo.
La mostra intende offrire un racconto aperto del sistema industriale italiano, senza la pretesa di essere esaustiva. Un primo passo verso la conoscenza dell’estrema varietà di oggetti e costellazioni di tipologie di prodotti che caratterizza la produzione italiana: quella stessa varietà capace di descrivere la complessità delle qualità manifatturiere tipicamente italiane.
L’eterogeneità del paesaggio industriale italiano ricalca, infatti, la diversità del paesaggio naturale così incredibilmente unico nel suo essere ricco di differenze (dalle Alpi al mare, dalla pianura agli Appennini, dai vulcani alle isole…). Sotto questo profilo, la mostra si propone di accrescere la consapevolezza dell’importanza di questa complessità che non può che riflettersi anche nei prodotti industriali. È su questa molteplicità di oggetti e ricerche che si inquadra il retaggio del lavoro fatto “a regola d’arte” di matrice artigianale, un imprinting che permane, evolvendosi, nel contesto industriale.
Questa testimonianza di un campione di esempi significativi, frutto di spinte creative diverse, è accompagnata da approfondimenti in una mostra “parallela” sul web, in modo da offrire spunti, divulgare e rendere più accessibili i contenuti e le storie raccolte in questa nostra esplorazione di una realtà molteplice e in continua trasformazione.
Approfondimenti:
Designer, le fabbriche e l’impossibile
— Odo Fioravanti, Giulio Iacchetti
Esiste la biodiversità per gli oggetti?
— Francesca Picchi
I bisogni son desideri
— Enrico Morteo












Allestimento, Foto Max Rommel